Mi alzo dal banco -con le ultime fiches rimaste-
I get up from the bench. I pick up in the right hand the last few chips left. I head they are set (but will be worth something). With a fleeting glance gave up and abandoned the green cloth: the dealer sta di nuovo distribuendo le carte, impassibile. Il gioco prosegue: chi ha cash continua a puntare –sempre se le carte dimostrano di valerne la pena-. Io invece no. Io smetto. Io me ne vado. Il Poker ha avuto la meglio.
Ho giocato, scommesso, puntato, rischiato, fallito, vinto un po’. Ma il Banco, Lui ha vinto -quasi tutto-. Qualcosa in mano eppure mi resta. Pochi euro forse, pochi sogni forse. Forse qualche ricordo, forse i segni sulle dita che facevano scorrere le carte con geometrica lentezza. Forse l’esperienza di una lunga serata sul filo del rasoio.
Alla fine non ho perso tutto: lo sguardo agghiacciante dei giocatori, quello lì in mente mi resta. Le loro giocate, quelle le ho almeno capite.
E ritorno a casa my, whistling a monotonous pattern, with the eye to dusk I begin.
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